Dispositivi salvavita per anziani: come funzionano?
Le principali tipologie disponibili sul mercato, per una scelta più consapevole
Ne sentiamo parlare da tempo, ma forse non tutti sanno quali sono le tipologie in commercio e come funzionano esattamente. I dispositivi salvavita per anziani sono uno strumento molto utile in caso di anziani e persone con problemi di salute o disabilità che trascorrono del tempo da soli.
Non è sempre possibile assistere un proprio parente 24 ore su 24, magari perché abita lontano o per via dei tanti impegni che ognuno di noi ha nella vita quotidiana: tra il lavoro, la famiglia e commissioni il tempo a disposizione è sempre poco. In questi casi il salvavita può venirci in aiuto.
Salvavita anziani: come funziona
Il funzionamento di un dispositivo salvavita per anziani è piuttosto semplice. Si tratta di uno strumento di soccorso a distanza che permette di richiedere aiuto velocemente in caso di emergenza, ad esempio per via di una caduta o di un malore improvviso.
Le caratteristiche comuni a tutte le tipologie di salvavita sul mercato sono la facilità d’uso e la possibilità di essere trasportati in ogni luogo. Tali dispositivi infatti vengono solitamente indossati come una collana, oppure legati al polso come un braccialetto o un orologio da polso. In questo modo si è sicuri di averli sempre con sé, sia in casa che all’esterno.
Per semplificare il loro utilizzo in caso di emergenza, i dispositivi salvavita per anziani sono normalmente dotati di un pulsante, in alcuni casi di colore rosso o arancione che permette di trovarli subito anche in caso di problemi di vista. Usarli dunque è molto facile anche se la persona che li indossa non è particolarmente avvezza alla tecnologia.
Una volta premuto, il dispositivo fa partire le chiamate ai numeri di telefono registrati oppure al pronto intervento. È piuttosto comune collegare i salvavita ai numeri dei parenti (i figli, i nipoti ecc.), ai vicini di casa o agli amici, ed è buona prassi registrarne più di uno, in modo tale che se non si ottiene risposta il sistema passa al numero successivo e le probabilità di reperire le persone care aumentano. Esistono poi dispositivi che si collegano direttamente al servizio emergenza o a una centrale operativa.
Le tipologie di dispositivi salvavita per anziani
Ora che abbiamo capito come funzionano i dispositivi salvavita, forse ci staremo chiedendo quale è meglio acquistare per la sicurezza dei nostri anziani. Facciamo una piccola premessa: sul mercato esistono svariate tipologie di salvavita, che si differenziano principalmente per le loro specifiche tecniche, oltre che per il prezzo.
Quest’ultimo è senza dubbio un fattore determinante nella scelta, ma prima di tutto dovremmo chiederci a quale esigenza dovrebbe andare incontro.
- Salvavita connessi alla linea telefonica
Se la persona anziana rimane la maggior parte del tempo in casa e ha un telefono fisso, un’opzione da valutare potrebbe essere quella di un salvavita connesso alla linea telefonica.
Se messi in funzione, questi dispositivi sfruttano il collegamento telefonico per contattare i numeri salvati in precedenza. Una volta ricevuta una risposta, il salvavita interrompe le chiamate e parte la comunicazione tramite vivavoce.
Il principale difetto di questo tipo di strumenti è che, essendo collegati alla luce elettrica, smettono di funzionare in caso di blackout.
- Salvavita per anziani wireless
Per ovviare a questa problematica una valida alternativa sono i salvavita per anziani wireless. Questi ultimi infatti continuano tranquillamente a fare il loro lavoro anche se manca la corrente elettrica perché al loro interno contengono una scheda SIM.
Abbiamo già citato in precedenza che questi dispositivi possono essere indossati al collo o al polso, a mò di braccialetti; esistono inoltre modelli impermeabili, da portare anche sotto la doccia, e modelli che dispongono addirittura di una fotocamera, per controllare visivamente la situazione in casa quando si è lontani da casa.
Occorre poi prestare particolare attenzione a quanti numeri di telefono si possono salvare nella rubrica interna, un dato che varia a seconda del dispositivo, e alla presenza o meno di una batteria di lunga durata e ricaricabile.
- Salvavita per anziani con GPS
Questo tipo di salvavita si presta bene per quegli anziani che trascorrono parte del loro tempo fuori dall’ambiente domestico. Può capitare infatti che per problemi di memoria o patologie neurodegenerative si perdano e non riescano a trovare più la strada di casa, oppure che abbiano un malore proprio mentre stanno facendo una passeggiata.
La presenza di un dispositivo GPS integrato nel salvavita permette in questi casi di geolocalizzare l’anziano, raggiungerlo e inviare tempestivamente i soccorsi. Salvavita di genere sono dunque abilitati per il funzionamento all’esterno, lontano dalla propria abitazione.
- Dispositivi salvavita per anziani con sensore di caduta
L’ultima tipologia di salvavita che analizziamo è forse quella più all’avanguardia. Si tratta di strumenti indossabili, molto spesso al polso, che oltre a lanciare l’allarme in caso di necessità sono in grado di rilevare molti altri elementi: dal battito cardiaco, all’attività fisica praticata, alla durata del sonno fino alle cadute.
Proprio così, grazie a sensori presenti al loro interno (ad esempio un accelerometro, un giroscopio e altri ancora) questo dispositivo riesce a determinare se la persona anziana che lo indossa cade a terra. L’allarme si attiva però soltanto se alla caduta segue un periodo di immobilità, segno che l’anziano non riesce più a sollevarsi e ha bisogno dei soccorsi.
I dispositivi salvavita per anziani sono un valido sostegno per le persone che trascorrono del tempo da sole nell’arco della giornata, ma non sempre rappresentano la soluzione ideale. Se le condizioni dell’anziano/a peggiorano al punto da non consentirgli di rimanere solo/a, occorre prendere misure diverse. Il consiglio è quello di richiedere un servizio di assistenza esterno, o di affidarsi alle mani esperte di una casa di riposo o di una comunità alloggio come la nostra.
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