Cadute anziani, cosa fare e come sollevarli
Come comportarsi in caso di caduta di una persona anziana
e cosa fare dopo
L’Istituto Superiore di Sanità lo scrive a chiare lettere nelle sue linee guida per la prevenzione delle cadute negli anziani:
Le cadute rappresentano la prima causa di incidente domestico nonché la prima causa di ricovero e decesso per incidente domestico.
Il documento prosegue sostenendo che circa il 20% delle cadute richiede un intervento medico, mentre il 5-10% causa una frattura dell’anca. Va da sé, dunque, che si tratta di eventi da non sottovalutare, per cui occorre intervenire tempestivamente e su più fronti diversi. Ma cosa fare di preciso se ci troviamo di fronte a un anziano caduto? Ecco qualche suggerimento utile per sapere come muoversi in caso di incidente domestico.
Cadute anziani, cosa fare per rialzarli
Come abbiamo visto in un precedente articolo sulle possibili azioni di prevenzione, le cause delle cadute anziani possono essere svariate: dai pericoli del luogo in cui si vive, ai problemi nella deambulazione, dai capogiri all’osteoporosi. Anche la paura di cadere può paradossalmente portare a una caduta, per l’eccessiva cautela nel muoversi che comporta.
La prima cosa da fare allora è cercare di prevenire le cadute grazie agli strumenti che abbiamo a disposizione: un check-up medico delle condizioni di salute della persona anziana, la messa in sicurezza del luogo in cui abita, l’attività fisica ecc.
Anche i dispositivi salvavita rappresentano un valido aiuto in caso di caduta, perché consentono all’anziano di allertare i soccorsi premendo semplicemente un pulsante.
Quando però prevenire non è più possibile, occorre attivarsi per contenere gli eventuali danni dovuti alla caduta. Ciò significa anzitutto intervenire il più velocemente possibile, per evitare che giacendo a terra per lungo tempo possano insorgere problemi come la disidratazione, l’ipotermia e la polmonite.
Come sollevare un anziano caduto a terra? La prima domanda da porsi dovrebbe essere piuttosto: è necessario alzarlo? Già, perché se la persona è dolorante o presenta lesioni evidenti bisogna evitare di spostarla e chiamare subito i soccorsi. La stessa cosa vale per gli anziani molto pesanti, il cui sollevamento potrebbe essere difficile per il caregiver e addirittura dannoso se eseguito in modo scorretto.
Se invece l’anziano non sembra aver subito traumi per la caduta si può procedere a sollevarlo, ma non prima di aver liberato l’area circostante da eventuali pericoli (vetri rotti, superfici scivolose ecc.).
Procuratevi poi una sedia stabile, che possa servire da appoggio, e avvicinatela alla persona caduta. Nel caso in cui si trovi in posizione supina, voltatela prima su un fianco e poi a faccia in giù. Da qui, aiutatela a sollevarsi sulle mani e sulle ginocchia, in modo tale che si ritrovi su quattro zampe. Dopodiché potrà appoggiarsi con le mani alla sedia e cercare di portare in avanti una delle due gamba, lasciando l’altro ginocchio a terra.
A questo punto chiedetele di fare forza sulle braccia per sollevare anche l’altra gamba, e nel frattempo preparate una seconda sedia dietro di lei e aiutatela a sedersi.
Cadute anziani, cosa fare dopo
Sapere cosa fare in caso di caduta è il primo passo per affrontare al meglio la situazione. Ricordiamoci però che, anche in assenza di lesioni, dopo la caduta è fondamentale rivolgersi al proprio medico curante per ulteriori accertamenti.
La valutazione medica è molto importante infatti per comprendere le cause della caduta, e scongiurare l’eventuale presenza di patologie pregresse. A seconda del caso specifico, il medico potrebbe prescrivere alcuni esami di laboratorio, e anche osservare come la persona si muove, si alza da una sedia o sale un gradino per individuare possibili problemi motori.
Grazie a questi accertamenti, il medico sarà in grado di prescrivere il trattamento più adeguato per prevenire ulteriori cadute future.
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