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Il Piano Assistenziale Individualizzato nelle strutture per anziani. Cos’è e a cosa serve

Gen 31, 2022Benessere degli anziani

Tutto quello che devi sapere sul PAI: che cos’è e perché è fondamentale per gli ospiti delle strutture per anziani

Il piano assistenziale individualizzato (o P.A.I.) è un termine che si sente spesso nominare nelle case di riposo e nelle strutture per anziani in genere. Se sei un familiare o un parente di un ospite, forse ti sarai già imbattuto in questo acronimo e ti sarai chiesto di che cosa si tratta. Proviamo a capirne di più in questo articolo.

Cos’è il PAI – Piano Assistenziale Individualizzato

C’è chi lo definisce un progetto, chi uno strumento. Il piano assistenziale individualizzato è in sostanza un documento programmatico, elaborato da un team di specialisti e destinato a un particolare assistito o un’assistita, che comprende da un lato una valutazione della persona sotto vari punti di vista, e dall’altro le azioni da intraprendere per garantirle un adeguato livello di cura e di assistenza.

Da questa semplice definizione emergono due caratteristiche importanti del PAI: si tratta di uno strumento individualizzato, creato su misura della persona a cui si rivolge, e per esserlo deve basarsi sull’osservazione diretta della persona stessa. In più, il PAI è multidisciplinare: ciò siginifica che nella fase di osservazione e per la successiva stesura degli obiettivi assistenziali si tengono in considerazione vari aspetti, da quello medico-clinico all’infermieristico, da quello sociale al psicologico e anche il riabilitativo.

Quali sono gli obiettivi del PAI?

Come abbiamo appena descritto, il PAI ha lo scopo di definire un progetto di cura e assistenza per la persona assistita. L’obiettivo finale è dunque quello di garantire il benessere e il miglior stato di salute possibile dell’ospite.

Per farlo, l’équipe incaricata della stesura del documento deve dapprima osservare l’ospite – il suo stato di salute, il suo rapporto con il mondo esterno, le sue necessità – per poi pianificare gli interventi necessari, metterli in pratica e infine verificare il raggiungimento degli obiettivi preposti.

Quando dev’essere elaborato un PAI?

Il Piano assistenziale individualizzato può essere compilato in vari momenti, a seconda della storia personale dell’assistito/a. Ad esempio durante un ricovero ospedaliero, oppure subito dopo l’ingresso in una struttura residenziale come una RSA o una casa di riposo. 

È utile sapere inoltre che il PAI non è un documento definitivo. Se le condizioni dell’ospite cambiano (a livello clinico, assistenziale ecc.), il piano deve cambiare di conseguenza. Verranno dunque fissati nuovi obiettivi, interventi e strumenti di verifica dei risultati.

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