Insonnia anziani: cause, conseguenze e rimedi
L’insonnia, un disturbo fisiologico negli anziani che si può risolvere. Vediamo come
Secondo una ricerca dell’Istituto Superiore di Sanità, i disturbi del sonno sono in crescita in Italia e colpiscono con maggiore frequenza le persone di età avanzata. Non è raro, dunque, che con l’avanzare dell’età si presenti il fenomeno dell’insonnia anziani, con conseguenze negative sia per chi ne soffre sia per chi gli sta attorno.
Si tratta di un disturbo per certi versi fisiologico, legato al naturale invecchiamento della persona. A volte però occorre cercarne le cause in fattori esterni, che non dipendono dallo stato di salute dell’anziano.
Qualsiasi sia la causa, gli effetti collaterali dell’insonnia anziani sono tangibili, soprattutto nei casi più gravi e duraturi nel tempo: difficoltà a concentrarsi, nervosismo, stress, mal di testa e alle articolazioni, oltre al naturale senso di stanchezza che si protrae per tutta la giornata.
Come fare allora per combattere l’insonnia senile? Oltre ad analizzarne le cause scatenanti – sia interne che esterne – in questo articolo vi daremo qualche consiglio per affrontarla al meglio, tra rimedi naturali e buone pratiche.
Le cause dell’insonnia negli anziani
I fattori che influiscono sull’insonnia in età avanzata possono essere di varia natura: talvolta sono legati al naturale progredire dell’età, altre a cause esterne o patologie che ne accentuano i sintomi. Andiamo a scoprirli nel dettaglio.
Fattori fisiologici
In che modo l’età condiziona la qualità del sonno? Le cause principali di questa correlazione sono due, a cui potremmo aggiungere una terza.
Anzitutto, lo schema del sonno non si mantiene sempre uguale nel corso della nostra vita. Man mano che ci avviciniamo alla terza età, infatti, il riposo diventa più leggero e non sempre si riesce a dormire tante ore di fila durante la notte. Da qui la tendenza a recuperare con brevi sonnellini diurni.
Questo accade perché la fase di sonno più profondo e intenso – il cosiddetto quarto stadio – si riduce con il progredire dell’età, e di conseguenza le ore di riposo si accorciano e diventano più superficiali.
Il secondo fattore che incide sull’insonnia anziani è la produzione di melatonina, un ormone in grado di regolare il ciclo sonno-veglia, che dipende dall’esposizione del corpo alla luce. Negli anziani tale produzione diminuisce, causando un maggiore rischio di insonnia e di risvegli precoci.
C’è poi un terzo fattore, correlato al precedente, che spesso influisce sulla qualità del riposo nella terza età. Si tratta dell’esposizione alla luce del sole e all’aria aperta, un’attività che gli anziani talvolta trascurano per necessità o pigrizia preferendo la tranquillità dell’ambiente domestico.
Questa cattiva abitudine si ripercuote sul ritmo circadiano dell’individuo, in altre parole sul suo orologio biologico, che determina l’alternarsi delle fasi di sonno e veglia.
Altri fattori
Dopo aver ricercato le cause fisiologiche dell’insonnia anziani, vediamo ora quali sono gli fattori – esterni o patologici – che possono disturbare il loro riposo notturno.
Partiamo dalle patologie. Il fenomeno dell’insonnia può presentarsi ad esempio se la persona anziana soffre di apnee notturne o problemi respiratori in genere, di dolori articolari oppure di diabete. Quest’ultimo provoca una maggiore frequenza dello stimolo ad urinare, portando l’anziano ad alzarsi più volte durante la notte.
L’insonnia è talvolta associata anche ad alcune malattie neurodegenerative come le demenze o l’Alzheimer, perché tali patologie possono portare con sé uno stato di agitazione, ansia e irrequietezza che si accentua durante le ore notturne.
Da non dimenticare anche l’interazione che alcuni farmaci possono avere con il sonno, riportata solitamente nel foglietto illustrativo. Riguardo invece ai fattori esterni, occorre prestare attenzione anche alla presenza di eventuali rumori nella camera da letto, che impediscono un sonno tranquillo; al materasso, che deve essere sufficientemente comodo, e infine alla quantità di cibo consumata a cena. Un menù troppo pesante o ricco può impedire infatti un riposo sereno.
In questi casi, specie se la persona si rifiuta di bere, è sempre meglio contattare il proprio medico che proporrà la corretta terapia per reintegrare i liquidi persi.
Insonnia anziani, rimedi naturali e buone pratiche
Quando parliamo di disturbi del sonno dobbiamo tener presente che ne esistono di varie entità, dai più lievi e sporadici ai più gravi e frequenti.
Va da sé quindi che i rimedi per contrastarla dipendono strettamente dal tipo di insonnia anziani. Nel primo caso si può tentare di risolvere modificando il proprio stile di vita o assumendo qualche sostanza naturale, mentre per gli episodi più gravi o se l’insonnia persiste occorre sempre rivolgersi al medico curante, che saprà consigliare la terapia farmacologica più adatta al caso specifico.
Ecco allora alcuni accorgimenti da adottare per porre rimedio a un lieve stato di insonnia:
- Seguire un’alimentazione corretta. Come abbiamo visto, consumare cibi leggeri a cena è una buona abitudine che facilita anche il riposo notturno. Meglio evitare inoltre il caffè o altre sostanze che contengono caffeina prima di andare dormire; riguardo alle tisane, consigliamo di non berle poco prima di coricarsi perché favoriscono la diuresi notturna;
- Uscire più possibile all’aria aperta durante il giorno. La luce del sole è fondamentale per mantenere un ciclo sonno-veglia regolare, in quanto agisce sui livelli di produzione della melatonina. Via libera allora alle passeggiate in giardino, al parco e in città! Anche praticare sport è una buona abitudine, purché avvenga lontano dalle ore tardo-pomeridiane e serali;
- Stabilire una routine. Ripetere le stesse attività ad orari simili ogni giorno (ad esempio i pasti e le passeggiate fuori casa) concilia un adeguato riposo notturno;
- Dormire poco durante il giorno. Se l’insonnia costringe a fare dei pisolini durante il giorno, è buona norma non superare la mezz’ora di riposo per non compromettere il sonno notturno;
- Rendere il sonno più confortevole possibile. Ciò comporta ad esempio l’adozione di un materasso e di cuscini comodi e adatti alle eventuali problematiche fisiche; una climatizzazione adeguata sia d’estate che d’inverno; la schermatura delle finestre con persiane o tapparelle per oscurare la luce del mattino ecc.
- Bere infusi e tisane a base di erbe e piante. La più nota è indubbiamente la camomilla che tutti conosciamo per il suo effetto rilassante, così come la valeriana, dotata di effetti calmanti e sedativi. Non tutti sanno però che anche il tiglio è un calmante naturale, così come la passiflora e la melissa;
- Non utilizzare il cellulare prima di andare a letto. L’ultimo consiglio, ma non meno importante, è quello di evitare l’utilizzo di dispositivi elettronici prima di coricarsi perché la luce emanata dal loro schermo può influire sulla produzione di melatonina.
Come abbiamo visto in questo articolo, un corretto riposo notturno è fondamentale per mantenersi in salute anche in età avanzata ed evitare il fastidioso problema dell’insonnia anziani. Nella nostra comunità alloggio vicina a Ravenna ci prendiamo cura dei nostri ospiti a 360°, compresa la loro qualità del sonno, che cerchiamo di favorire il più possibile attraverso i rimedi sopra elencati.
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