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Truffe agli anziani. 6 esempi comuni e cosa fare per difendersi

Ott 27, 2022Benessere degli anziani

Truffe agli anziani, un reato che sentiamo nominare spesso
e che ci colpisce per la sua brutalità

Truffe agli anziani, un reato che purtroppo sentiamo nominare di frequente nei media e che ci colpisce per la sua brutalità. Lo schema è noto: persone senza scrupoli si introducono nelle case delle vittime, le raggirano e infine se ne vanno con in tasca il bottino, solitamente denaro e gioielli. Ma le truffe possono avvenire anche in altri modi, ad esempio al telefono o via web.

La buona notizia è che, secondo un report della Polizia di Stato, negli ultimi anni il numero di truffe perpetrate ai danni degli anziani ha evidenziato un calo (dati aggiornati al 2020). Lo stesso studio sottolinea inoltre che le regioni più colpite sono Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia Romagna, Lazio e Campania.

Nonostante il trend positivo, non bisogna abbassare la guardia. Soprattutto considerato che un crimine come questo non porta soltanto un evidente danno economico alla persona che lo subisce, ma può avere conseguenze anche a livello psicologico legate anche alla vergogna e ai sensi di colpa per essere stati imbrogliati.

In questo articolo abbiamo raccolto alcuni esempi di truffe agli anziani più o meno comuni, oltre a qualche consiglio su come riconoscerle subito e difendersi.

Le truffe agli anziani più frequenti

Le truffe agli anziani possono essere molto diverse tra loro, ma ci sono alcune tattiche che funzionano meglio di altre, e che quindi da anni si ripetono con successo (per i truffatori) in varie città d’Italia. Probabilmente di alcune avrete già sentito parlare, ma è sempre bene raccogliere qualche esempio per non farsi trovare impreparati nel caso in cui succeda a noi in prima persona, o ai nostri familiari ed amici.

Truffa dei falsi dipendenti

Ogni scusa è buona per introdursi in casa del malcapitato anziano e sottrarre indebitamente denaro e preziosi. Uno dei trucchi più utilizzati è quello di fingersi un dipendente di un’azienda fornitrice di luce e gas, oppure un tecnico (un idraulico, un tecnico della caldaia ecc.) che dichiara di aver bisogno di entrare in casa per un controllo o un guasto (all’impianto elettrico, idraulico, alla caldaia ecc.), o ancora un Carabiniere o un dipendente dell’Inps. Si tratta solitamente di persone in tenuta da lavoro, o che indossano un abbigliamento curato e consono al loro mestiere. Un’ulteriore riprova che l’abito non fa il monaco! Altro tratto caratteristico di questo tipo di truffatori è la parlantina: per confondere la vittima spesso la inondano di parole lasciando poco spazio alle repliche.  

Una volta varcata la soglia dell’abitazione, la distraggono per qualche attimo con una scusa e ne approfittano per sottrarre contanti e gioielli. Una variante che talvolta viene messa in atto dai ladri è la cosiddetta truffa del congelatore. In questo caso il truffatore invita la vittima a raccogliere i suoi valori in una borsa e a posizionarla nel freezer, per metterli al sicuro da fantomatiche perdite di gas o di acqua. Il seguito è piuttosto prevedibile: con un pretesto il ladro fa allontanare il malcapitato e si impossessa del malloppo.

Truffa del pacco

Se un corriere suona alla vostra porta e vi chiede del denaro per consegnare un pacco che non avete ordinato, con ogni probabilità si tratta di una truffa. È capitato infatti ad alcuni anziani di ricevere una telefonata da parte di un sedicente corriere che annunciava l’arrivo di un pacco destinato a un parente stretto (un figlio, un nipote), in realtà mai ordinato, da pagare al momento della consegna, esortandoli a preparare la somma prima del suo arrivo. Con questa truffa i ladri sono riusciti a intascare anche 2-3.000 euro a pacco. 

Truffe telefoniche agli anziani

Anche il caso delle truffe telefoniche agli anziani è piuttosto frequente. Le varianti sono tante, ma una delle più diffuse prevede che il truffatore telefoni alla vittima fingendosi un Carabiniere o un medico, avvertendola di un presunto incidente che ha coinvolto il figlio e chiedendo una somma di denaro per fornirgli la necessaria assistenza legale o sanitaria.

Presa dal panico, la vittima acconsente e consegna il denaro al complice che si presenta direttamente a casa per ritirarlo.

Truffa dello specchietto

Tra le truffe più comuni, e non solo agli anziani, c’è quella dello specchietto. Se quelle che abbiamo visto finora si svolgono in casa, questa avviene mentre l’ignara vittima sta guidando. Come funziona? I truffatori lanciano un oggetto sulla macchina interessata (una pallina da tennis, del pongo…) per simulare uno scontro mai avvenuto nella realtà, e poi accusano il guidatore di aver ammaccato il loro specchietto, chiedendo in modo minaccioso un risarcimento immediato in contanti. I truffatori fanno dunque leva sul dubbio e sull’insicurezza della vittima, che di frequente purtroppo la portano a cedere e a pagare la somma richiesta.

Truffa delle banconote

La scena è la seguente: la vittima ha appena ritirato dei contanti dal bancomat e viene raggiunta da una persona che si spaccia per dipendente della banca, pretendendo di controllare il numero di serie delle banconote perché si sospetta un errore. Una volta in mano al truffatore, le banconote prelevate vengono prontamente sostituite con banconote false.

Phishing e email truffa

Le truffe agli anziani non avvengono soltanto di persona o al telefono; anche il web può rappresentare una minaccia. Attenzione soprattutto alle email sospette che chiedono di confermare o inserire i propri dati sensibili (numero della carta di credito, dati bancari ecc.) cliccando su un determinato link, oppure di effettuare pagamenti per acquistare o mantenere attivo un servizio (ad esempio un abbonamento Amazon). Benché gli indirizzi mail possano trarre in inganno perché simili agli originali, si tratta indubbiamente di casi di cui diffidare per evitare di rivelare informazioni riservate a malintenzionati. In caso di dubbio conviene sempre rivolgersi alla propria banca o al servizio interessato prima di procedere a qualsiasi operazione.

Altri esempi di truffe ai danni degli anziani sono reperibili in questo articolo della Polizia di Stato.

Truffe agli anziani: come riconoscerle e come difendersi se si è vittima di una truffa

La prima cosa da tenere a mente è che spesso le apparenze ingannano. Come abbiamo visto, può capitare infatti che il finto dipendente dell’Inps o della banca si presenti con un aspetto distinto ed elegante, oppure che il sedicente tecnico del gas indossi una divisa con annesso cartellino, risultando quindi piuttosto credibili nel ruolo che stanno interpretando. È importante perciò andare al di là della superficie, ma anche della gentilezza e della disponibilità spesso inscenate dai truffatori, e cercare sempre di capire le reali intenzioni della persona

In alcune situazioni poi è piuttosto semplice accorgersi se si sta subendo una truffa oppure no, già dallo stratagemma utilizzato. Se alla vostra porta si presentano una o più persone che dichiarano di essere dipendenti dell’Inps o di qualsiasi altro ente pubblico, non c’è alcun dubbio: si tratta di truffatori, perché tali enti non inviano mai i propri dipendenti a casa. Allo stesso modo, anche i finti tecnici che millantano un guasto al vostro impianto idrico o alle tubature del gas non piombano mai in casa senza una qualche forma di preavviso.  

Nel caso in cui invece vi venga richiesto del denaro per aiutare un parente in difficoltà o ricevere un pacco a suo nome, nel dubbio vi consigliamo di chiamarla immediatamente per appurare che la persona che avete di fronte vi stia dicendo il vero. Lo stesso vale qualora vi arrivino SMS o email con la richiesta di dati personali: sempre meglio non assecondarle, e se avete dubbi telefonate al mittente (ad esempio le Poste o la banca) per capire se si tratta di un tentativo di frode o meno. 

La parola d’ordine dunque è cautela, e se doveste trovarvi in una situazione sgradevole non esitate a chiamare le forze dell’ordine, o in caso di disponibilità, a utilizzare il vostro dispositivo salvavita.

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