Villa Rosa Ricci, comunità alloggio a Fusignano

L’espressione più adatta per descrivere Villa Rosa Ricci è struttura per anziani o comunità alloggio, ed è una definizione che ci piace molto perché sottolinea uno dei valori essenziali della Villa: trascorrere la terza e quarta età in un ambiente familiare, una piccola comunità in cui sentirsi come a casa propria.

A differenza di una casa di riposo o di una RSA, presso Villa Rosa Ricci ospitiamo solo anziani autosufficienti o parzialmente tali, cui forniamo assistenza continuativa 24 ore su 24. La nostra priorità è garantire agli ospiti un’alta qualità della vita, e ci impegniamo giorno per giorno affinché possano vivere felicemente la loro età. Stimoliamo inoltre il recupero e il mantenimento dell’indipendenza personale, così come la socializzazione all’interno della comunità.

I soggiorni alla Villa possono essere di natura permanente o temporanea, nel caso in cui l’ospite, ad esempio, abbia necessità di un periodo di riabilitazione e fisioterapia post-operatoria.

Ci troviamo nei pressi del centro di Fusignano, a pochi chilometri da Ravenna, un territorio che amiamo e in cui la storia della Villa affonda le sue radici. 

La storia di Villa Rosa Ricci

Tutto nasce da una rosa, un fiore tenace e delicato che racchiude la storia della nostra Villa.

Sono gli anni Novanta quando Rosa Ricci decide di rilevare l’Hotel al Pavone di Fusignano insieme al marito. Rosa è una donna molto attiva e ha sempre moltissime cose da fare: lavora come cuoca nel ristorante di famiglia, ma se la cava molto bene anche con ago e filo. Tra un impegno e l’altro, però, riesce sempre a ricavare un po’ di tempo per le sue rose, una delle sue più grandi passioni.

Tra le piante di cui si prende cura, una si trova proprio nel giardino dell’albergo appena rilevato, vicino all’ingresso. È una rosa molto antica e anche un po’ speciale, perché è riuscita a sopravvivere a un incendio scoppiato nell’edificio alcuni anni prima, che aveva provocato gravi danni alla struttura. Rosa coltiva questa pianta con dedizione e accanto a lei ne aggiunge delle altre, creando un piccolo roseto.

Tanto tempo è passato da allora ma le sue rose sono ancora qui, nel giardino della Villa, ad accogliere chiunque arrivi a farci visita.

In onore di nonna Rosa e dei suoi bellissimi fiori, nel 2020 la nipote Silvia decide di trasformare l’albergo di famiglia in una struttura residenziale per anziani. È un progetto che Silvia culla sin dai tempi dell’università, quando sui libri di medicina sognava un luogo in cui lo spirito accogliente di nonna Rosa potesse rivivere ogni giorno.