Centri diurni per anziani: cosa sono, attività e tipologie

Centri diurni semiresidenziali, la definizione

Come dice il termine stesso, i centri diurni sono attivi soltanto durante il giorno. Questa caratteristica essenziale li distingue da altre tipologie di strutture per anziani, come ad esempio le RSA o le comunità alloggio. 

I centri diurni si definiscono in particolare strutture semiresidenziali, in quanto presentano spazi adatti ad accogliere i loro ospiti nel corso della giornata ma non offrono camere per il pernottamento.

Va da sé dunque che gli anziani che frequentano il centro diurno ogni sera facciano ritorno alle proprie abitazioni. Questa natura ibrida del centro diurno per anziani permette agli assistiti di mantenere saldo il legame con il luogo in cui vivono, e di percepire in modo più sereno il distacco dalla propria casa e l’eventuale disagio di una struttura esterna.

Un’altra caratteristica fondamentale dei centri diurni è la loro posizione all’interno del contesto urbano: secondo quanto riportato nella Gazzetta Ufficiale, devono infatti essere collocati in una zona strategica, vicina ai principali punti di riferimento della città e facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici.

A livello strutturale, ogni centro diurno dev’essere dotato di aree specifiche ben definite, quali la zona dedicata alla socializzazione e alle attività, l’area ristorazione, la zona riposo e così via.

Requisiti di accesso

Ora che abbiamo risposto al quesito “Centri diurni per anziani, cosa sono?” vediamo a chi sono rivolti e come fare per accedervi.

Questo tipo di strutture è nato per accogliere persone non autosufficienti, generalmente al di sopra dei 65 anni, affette da problematiche motorie e/o cognitive di vario grado. Una situazione di difficoltà che di norma non determina la necessità di ricovero in una struttura residenziale (casa di riposo, RSA ecc.), ma che è comunque tale da impedire un’assistenza adeguata presso la propria abitazione.

L’iter di accesso ai centri diurni varia da regione a regione. Tuttavia, per poter presentare la domanda di inserimento la persona interessata deve di norma sottoporsi a una valutazione da parte di un geriatra. Consigliamo di rivolgervi al vostro comune di residenza per conoscere tutti i dettagli sulla procedura di ammissione.

Le attività organizzate nei centri diurni per anziani

Cosa si fa al centro diurno? Il tipo di attività varia a seconda della tipologia di struttura e della persona assistita, che può avere ad esempio esigenze particolari di riabilitazione. Esistono tuttavia alcuni obiettivi comuni.

Da un lato i centri diurni per anziani si impegnano per valorizzare le capacità residue di ciascun individuo, sia fisiche che cognitive, sulla base di piani personalizzati. Ciò può avvenire attraverso lezioni di ginnastica dolce, sessioni di terapia occupazionale (ad esempio un laboratorio di pittura) o ancora tramite giochi e attività per stimolare la memoria. 

Come abbiamo visto all’inizio dell’articolo, i centri diurni hanno però anche lo scopo di favorire la socializzazione degli anziani, tra di loro e con il mondo esterno, arginando così il rischio di isolamento. Per farlo vengono solitamente organizzate attività ricreative che stimolano l’interazione tra gli ospiti, ma anche gite e passeggiate di gruppo al di fuori della struttura.

Quanti tipi di centri diurni esistono?

Benché talvolta abbiano denominazioni diverse, in Italia esistono principalmente due tipologie di centri diurni per anziani. 

La prima è quella che abbiamo analizzato finora, ovvero una struttura semi-residenziale rivolta a persone con diversi livelli di non autosufficienza, con autonomia limitata, che vengono accolte durante il giorno e a cui si propongono attività di vario genere.

La seconda tipologia invece è quella dei centri diurni per malati di Alzheimer, destinata ad accogliere anziani affetti da deterioramento cognitivo e disturbi comportamentali come appunto l’Alzheimer e la demenza. La non autonomia in questi casi è dovuta quindi principalmente alla presenza di un deficit cognitivo.

Anche questi centri organizzano attività per i propri assistiti, che mirano in particolare a stimolare le capacità residue e la memoria, così da contrastare il decadimento cognitivo.